Rap Covid - Tiger Dek

  • Presentati
Chi è Tiger Dek?
Nessuno, ma chiunque può esserlo, quando si leva la maschera dell’ipocrisia e si mette a urlare o a cantare con la maschera della tigre, quella di Tiger Dek!

  • Cosa pensi della situazione Covid-19 e dello stato di emergenza che stiamo vivendo?
E’ una situazione che sembrava inimmaginabile in queste proporzioni, invece è successo realmente e ci troviamo in un tempo “sospeso”, navigando a vista.
Tra un po' dovremo necessariamente riprendere le diverse attività ma il virus non sarà ancora debellato… Andremo in giro con le mascherine e penso che finché non ci sarà un vaccino non potremo ritornare alla normalità.
Però in questo dramma c’è anche qualcosa di positivo: stiamo riconsiderando le nostre priorità e cosa conta davvero nella vita.
Spero che ci renderemo anche conto che bisogna avere una maggiore cura per il nostro ambiente.


  • Che tipo di impatto ha avuto questa situazione sui tuoi progetti musicali?
La clausura forzata ha bloccato o ritardato alcuni progetti, ma ne sono nati altri con cantanti e musicisti -ognuno nelle proprie abitazioni- per realizzare canzoni e videoclip correlati con la situazione che stiamo vivendo.
L’isolamento ha prodotto per reazione molte nuove collaborazioni e ha stimolato la creatività.

  • In generale che impatto pensi abbia avuto tutto questo sull’industria musicale?
Da un certo punto di vista c’è stata anche più richiesta di musica, visto che passiamo così tanto tempo nelle nostre abitazioni, ma nonostante questo penso che il settore musicale abbia avuto grandissimi danni per le mancate esibizioni live, che sono di gran lunga la principale fonte di guadagno.

  • Come stai impiegando la tua quarantena?
Ho partecipato a diverse iniziative “collaborative” come ti dicevo prima, ma sto anche scrivendo nuove canzoni.
Nonostante la quarantena, cerco di portare avanti la progettazione dei miei prossimi videoclip, che per Tiger Dek sono sempre l’aspetto più importante
.

  • C’è qualche consiglio che vuoi dare ad altri artisti che come te stanno vivendo questa situazione?
“Quello che non ci uccide, ci rende più forti”: cerchiamo ci tuffarci completamente nella nostra arte e rendiamo produttivo questo silenzio.

  • Qual è la prima cosa che farai quando torneremo alla normalità?
Non credo che ci aspetti una strada breve per poter ritornare a fare tutto quello che facevamo prima.
Quando la situazione sarà “abbastanza” normale prenderò la macchina e andrò in giro senza una meta precisa, farò delle grandi camminate ma soprattutto non vedo l’ora di andare al mare… le tigri come me non ne hanno paura, anzi!

  • Salutaci con una barra su questa situazione
Riempire il vuoto non è cosa da poco,
quando sei solo e nel coprifuoco,
ascolta la tigre che hai di dentro,
se sei un artista troverai l’estro.