Rap Covid - Tyler B

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Ciao a tutti,mi chiamo Salvatore Botta in arte ‘Tyler B’, ho 25 anni e sono cresciuto nel quartiere San Carlo all’Arena nel cuore di Napoli, tra le varie cose che mi caratterizzano come la simpatia e la disponibilità verso il prossimo vi racconto il mio lato che amo di più, dicono che il corpo umano sia fatto per il 60% d’acqua, beh il mio è fatto per il 60% di musica,sono praticamente una di quelle persone che vive di musica e sono alimentato dal sogno di riuscire ad arrivare a milioni di persone e influenzare le masse attraverso la mia passione. La cosa fondamentale è crederci, è il mio motto.

  • Cosa pensi della situazione Covid-19 e dello stato di emergenza che stiamo vivendo?
A me come penso alla maggior parte del mondo, la situazione del covid19 mi ha letteralmente sconvolto, non pensavo di poter vivere in vita mia una pandemia, uno di quegli avvenimenti che di solito si leggono sui libri di storia, lo metti in genere nell’elenco di cose che pensi di non poter vivere in prima persona, è stata dura da realizzare all’inizio ma poi una volta capito il problema insieme alla mia nazione ho cercato di rispondere positivamente e nel mio piccolo di dare una mano rispettando quelle che sono state e sono attualmente le misure di sicurezza.

  • Che tipo di impatto ha avuto questa situazione sui tuoi progetti musicali?
Sfortunatamente a causa di questa situazione mi è slittata un’uscita che avevo in programma per il 13marzo, però non mi sembrava opportuno data la situazione, ‘pubblicare’ quando l’Italia era in Pieno stato D’emergenza,uscita rinviata al 10 aprile quando ormai la situazione è in fase di stabilizzazione.
  • In generale che impatto pensi abbia avuto tutto questo sull'industria musicale?
L’industria musicale è stata colpita e non poco,abbiamo visto per le prime settimane centinaia di pubblicazioni in tutta Italia in modo da non fermare la musica e restare attivi nonostante tutto. Però come sappiamo sopratutto in primavera e alle porte dell’estate la gente opta per le serate all’aperto e alle notti in discoteca, quali luoghi migliori per ascoltare dal vivo gli artisti che ti piacciono, manifestazioni collettive attualmente ferme e non pronte data l’epidemia a prossima apertura . Si è bloccata la movida e per un artista è dura.
  • Come stai impiegando la tua quarantena?
Io nonostante tutto ho impegnato la mia quarantena a scrivere tanto,ho il mio piccolo impianto in stanza per auto registrarmi le bozze dei miei singolo e ho avuto tempo necessario per correggere cose ahimè imperfette e finire lavori incompleti. Chi si ferma é perduto .
  • C'è qualche consiglio che vuoi condividere ad altri artisti che come te stanno vivendo questa situazione?
Se dovessi dare un consiglio dal profondo del cuore a tutti quelli che come me sono artisti in questo momento ‘in gabbia’ è quello di continuare a produrre materiale, continuare a immaginare, sognare e restare lucidi difronte alle difficoltà che la vita ci mette davanti ,la nostra passione non si ferma e non lo farà mai. Succeda quel che succeda,tutto passerà e torneremo a rompere le scatole con la nostra roba.
  • Qual è la prima cosa che farai quando torneremo alla normalità?
Voglio essere sincero,Quando tutto questo finirà la prima cosa che farò sarà passare una serata in giro nella mia bella Napoli con i miei amici davanti ad una cena con vino e allegria. Massima sincerità.
  • Salutaci con una barra su questa situazione.
Ok
        Se non esco sclero,sclero davvero
        Di dolci e torte piene sono strapieno
        Anche in quarantena mi sento vero
        E dal balcone grido ‘ce la faremooo’